martedì 26 dicembre 2017

domenica 24 dicembre 2017

Filastrocca di Natale

Uè, uè, uè,
è nato 'l bambinel!
Si nonn'è nato nascerà
la vigilia de Natal!

 










venerdì 22 dicembre 2017

La grotta di Frasassi... nel 1875


Le famose grotte di Frasassi furono scoperte solo nel 1971, ma già in tempi precedenti la zona era nota per le sue cavità e per la natura selvaggia in genere. 
Il celebre patriota e uomo politico pergolese Ascanio Ginevri Blasi era una grande appassionato di natura. Nel 1875 scrisse questo piacevole racconto di una giornata trascorsa ad esplorare quei luoghi. 

Si può leggere qui.









martedì 19 dicembre 2017

Il palazzo Ludovici-Salvatori


Palazzo ex Ludovici-Salvatori - via Giannini, 34


Edificio che delinea sul lato orientale la piazza Ginevri. Massiccio portale bugnato in arenaria, marcapiani, finestre con riquadrature, atrio con colonne, ampie stanze affrescate e stucchi.


Appartenne a due prestigiose famiglie che diedero alla patria letterati, prelati, giurusti, patrioti: Antonio Salvatori fu Deputato all'Assemblea Costituente Romana.


Nel 1863 passò alla famiglia Camerini. Di religione israelitica, proveniente da Senigallia, incrementò l'economia pergolese dirigendo laboratori artigianali di conce e tessuti a mano. 


 Il dottor Astorre Camerini (1888-1980) fu un pioniere dell'agricoltura e ricoprì anche la carica di Sindaco della città*.





* da Edifici storici ed artistici del Comune di Pergola, Sandro Sebastianelli, 1998


lunedì 18 dicembre 2017

mercoledì 13 dicembre 2017

Un racconto di Santa Lucia



Nel freddo giorno di Santa Lucia di quel 1954, di tardo pomeriggio, zì Merigo mi caricò sulla canna della bicicletta e mi portò alla Pergola per celebrare la festa della santa patrona della vista. Feci prima un fischio sotto la finestra di Remo, che uscì subito di casa con un pacchettino nella saccoccia della giacca. 
Ogni anno, il 13 di dicembre, di sera, veniva acceso un focarone nel piazzale davanti alla chiesa del piano, dopo una funzione religiosa, a mo’ di devozione e d’intercessione. All’uscita dalla messa mi consegnarono un’immaginetta della santa con gli occhi posati su un piattino (di un’altra persona, pensai, o una copia dei suoi, visto che in faccia li aveva ancora al loro posto) che andò ad arricchire la collezione di nonna, mentre la banda cominciò ad attaccare inni religiosi. Poi qualcuno si occupò dell’ accensione del grande falò. Abituato alla dimensione delle fiamme del nostro camino o del forno, il focarone mi sembrò una cosa imponente, una montagna scarlatta di vampe sfrigolanti, un pezzo di sole caduto dal cielo ad illuminare l’inverno degli uomini e a purificarli dai propri peccati. Come dei celebranti dispettosi, alcuni monelli fecero esplodere dei mortaretti che spaventarono una signorina dalla faccia arrossata ed un vecchio che sollevò il suo bastone. Remo, a sua volta, scartò il pacchetto che aveva in tasca e tirò fuori una manciata di miccette, a cui diede foco con dei solfanelli. Prima che zì Merigo avesse tempo di rimproverarlo, aveva già fatto esplodere i suoi colpi. “N antra volta che n c’è zio ne sparammo n antro pò”, mi promise. 
Gli occhi della gente riunita a circolo lampeggiavano scaldati dalla luce e fissavano quel centro di calore, come fosse uno spettacolo inedito ed affascinante. Quindi salutai il cugino dinamitardo e tornammo a casa, mentre il focarone stava ancora bruciando ed il fumo portava in cielo le suppliche dei fedeli. 
Immergemmo la bicicletta nel freddo e nel buio del nostro stradone solitario, con gli uccelletti nelle mani, diretti verso il vuoto della campagna invernale, rischiarati dallo sguardo della santa giovinetta e riscaldati dal suo foco protettore, nella notte più lunga che ci sia.










lunedì 11 dicembre 2017

Facce sconosciute di gente famosa


Don Giovanni Antonietti
(San Lorenzo in Campo, 1875-Pergola, 1949)

Proposto della Cattedrale







venerdì 8 dicembre 2017

martedì 5 dicembre 2017

A teatro con Robertk!


Negli anni '30 il Teatro Dal Foco era particolarmente attivo. Vi si esibivano attori celebri a livello nazionale e artisti locali, musicisti dal repertorio classico e leggero; era adibito anche a sala cinematografica, sempre con buona affluenza di pubblico.
Tra le glorie locali molto popolare era il pergolese Dino Bencivenni, in arte Robertk, brillante attore trasformista. Anche sua moglie, Miss Olga, contribuiva con successo agli spettacoli.