venerdì 6 gennaio 2017

La Pergoletta Santa

                                                                                    

Tutta la storia di Pergola, fino al secolo scorso, è caratterizzata dalla presenza di un ragguardevole numero di istituti religiosi (da cui l’appellativo, ben meritato, di Pergoletta Santa).
I primi ordini monastici sono presenti ben prima della fondazione della città, nel 1234. Gli Avellaniti risiedevano da più di un secolo nei cenobi di Monte Insico, di Clandida, di Ripalta e di S. Maria sul Ponte Cinisco. Vi erano già i Benedettini di Nonantola a Serralta (poi trasferiti in città a fondare il borgo di S. Marco) e quelli di S. Maria di Lastreto, e le Benedettine di S. Maria in Gotuli (Valrea). Di alcuni conosciamo solo il nome, come le monache di S. Giovanni, le monache di S. Maria della Misericordia, i monaci di S. Maria in Cotena, delle non meglio precisate Mantellate...
A partire dal XIII secolo, alcuni ordini contribuiscono alla costruzione della città mentre altri vi si stabiliranno con il tempo, fino in pratica all’Unità d’Italia.



I monaci Avellaniti edificano, alla fondazione di Pergola, la chiesa di S. Andrea con accanto un convento; vi rimarranno fino al 1579, sotto la giurisdizione del vescovo di Gubbio, sostituiti poi dai Gesuiti del Collegio Germanico-Ungarico, fino all’età napoleonica.
I Benedettini di Nonantola, nello stesso periodo, erigono la chiesa di S. Marco, come l’intero quartiere; la presenza dei Silvestrini si protrarrà fino al 17° secolo.
Il primo degli ordini francescani, i Minori Conventuali, comincia a costruire nel 1255 il tempio dedicato al suo fondatore. Resteranno fino al 1820, quando subentreranno gli Agostiniani, il cui convento diventerà Cattedrale della neonata diocesi di Cagli e Pergola.
Gli Agostiniani, infatti, nel 1258 erigono, appena fuori le mura del borgo, la chiesa di S. Agostino; il convento diventerà Episcopio dal 1819, quando i padri si trasferiranno a S. Francesco, per rimanervi fino al 1984, il periodo più lungo tra tutte le confraternite pergolesi, e la chiesa diventerà Cattedrale.
Le Clarisse sono probabilmente il primo ordine femminile in città; arrivano nel 13° secolo nel monastero di S. Chiara, forse presso la chiesa di S. Lucia, nel piano, o forse nel complesso di San Francesco. L’ordine viene soppresso nel 1454 dal papa Callisto III per “la vita libertina e impudica che vi si conduce”.
Oltre la porta di S. Andrea, all’inizio del quartiere di S. Agostino, vi è il convento di S. Margherita, occupato dalle monache Benedettine dalla nascita di Pergola fino al 1790.
Le Agostiniane risiedono nel convento presso la chiesa di S. Giacomo fino al 1862, tranne brevi periodi. Dopo tale data avranno sede dapprima presso l’Episcopio, quindi, nel 1901, si uniranno alle Orsoline.
I Padri Serviti erigono nel 1373 il loro convento in quella che sarà piazza Garibaldi; resteranno fino all’Unità d’Italia. La loro chiesa, dedicata a S. Maria dei Sette Dolori, sarà demolita nel 1883.
Nel 17° secolo giungono altri due ordini francescani: i Cappuccini su un colle verso Grifoleto (futuro cimitero), nel 1603, e gli Osservanti, che nel 1605 iniziano la costruzione del convento, detto degli Zoccolanti, con la chiesa dedicata a S. Antonio da Padova, sulla collina di Ferbole. Entrambi gli ordini avranno vita fino all’Unità d’Italia, quando verranno soppressi, insieme ad altri, dal regio commissario Valerio.
Il convento delle Orsoline viene inaugurato nel 1637; per lungo tempo è in funzione pure un orfanotrofio femminile. L’ordine sarà sostituito nel 1929 dalle suore Campostrini di Verona, fino al 1964.
I Padri Filippini arrivano a Pergola nel 1679, prendono sede presso il complesso dell’Oratorio, occupato nel mezzo secolo precedente dalla Compagnia del Buon Gesù. Resteranno fino alla metà del 19° secolo, quando verrà poi istituito un Seminario diocesano.