Palazzo Ginevri-Latoni, corso Matteotti-piazza Battisti
Diverse le proprietà succedute nei secoli. Pare che venisse costruito dalla famiglia Montaini, che erano i feudatari di Montaiate, nel secolo XV passò a Pandolfo Malatesta signore di Fano, indi ai Francabucci-Latoni e infine fu portato in dote a un rampollo della famiglia Ginevri, che assunse il nome di Ginevri-Latoni.
Nel dopoguerra venne acquistato da un istituto di credito locale che ne ha curato il restauro.
Della primitiva costruzione medievale, che aveva le fondamenta direttamente appoggiate sulle mura della città, non rimane più nulla se non la sagoma della scarpata muraria. Anche la base d'angolo in grossi conci squadrati può essere riportata alla costruzione originale.
Le finestre del primo piano sono sormontate da un frontone a mezza luna, quelle del secondo da un timpano triangolare. Sull'angolo principale del secondo piano si apre un balcone molto scenografico.
I due piani sono separati da unna larga fascia ornamentale, con festoni floreali, e altri motivi decorativi, come maschere, fontane, aquile e leoni. *
* da Pergola. Lettura della Città e del territorio, di Nando Cecini, 1982.