Ferruccio Domeniconi
Internazionalista (Pergola, 29 maggio 1854 – Pergola, 5 novembre 1879)
Una delle figure
più intense dell’internazionalismo marchigiano, Ferruccio Domeniconi nasce a
Pergola nel 1854 da Ugo e Maria Franceschini. Possidente, presidente della locale Società
operaia di Mutuo Soccorso, è fin dal 1873 uno dei principali esponenti della
sezione internazionalista cittadina. Nell’agosto 1874 viene arrestato in
seguito ai fatti di Villa Ruffi e della “Comune di Imola”. Nella perquisizione
domiciliare che segue gli vengono sequestrate diverse carte di propaganda
politica, un suo scritto (Principi del socialismo) e il Simbolo
dell’operaio, redatto in forma di “credo” socialista. Processato a Bologna
nel 1876 con altri internazionalisti marchigiani e romagnoli, tra cui Andrea
Costa, viene infine rimesso in libertà. Nel 1878 continua la propaganda
internazionalista sia nel pesarese che nell’anconetano e si oppone alla
campagna irredentistica condotta dai mazziniani. Nel 1879 Domeniconi cade
vittima di una pugnalata a Pergola. Il fatto, presumibilmente opera di un
repubblicano, avviene durante scontri di piazza mai sufficientemente chiariti.
Fonti: A.B.M.O., Bibl. F. Serantini