domenica 31 luglio 2016
I Bronzi sull'elenco telefonico
sabato 30 luglio 2016
venerdì 29 luglio 2016
mercoledì 27 luglio 2016
Undici anni senza Sandro
martedì 26 luglio 2016
lunedì 25 luglio 2016
sabato 23 luglio 2016
Un elogio della vernaccia
Pergola e il vino sono sempre andati d'accordo. Un destino segnato, se è vero che la città deriva il nome da un tetto di tralci sotto il quale nel milleduecento, anno più anno meno, indugiavano i viandanti diretti dalle balze dell'Appennino umbro verso l'Adriatico. L'ombra era invitante e il prodotto di quella vite molto gradevole. Le soste si fecero sempre più lunghe fino a che qualcuno, stregato dal luogo, decise di metter su casa.
Le costruzioni, nei secoli, si sono moltiplicate ma il prodotto della Pergola è rimasto lo stesso: la vernaccia. E' incredibile che per quasi ottocento anni la natura abbia conservato quel dono originario. Merito della terra, nella quale le viti hanno prosperato. Ma merito soprattutto dei vignaioli che una stagione dopo l'altra e di generazione in generazione quelle viti hanno custodito, curato, difeso, anche perché si trattava del suo prodotto più prezioso.
Eugenio Marcucci, Elogio della vernaccia, 1996, incipit
giovedì 21 luglio 2016
mercoledì 20 luglio 2016
lunedì 18 luglio 2016
domenica 17 luglio 2016
Il palazzetto Orlandi-Amatori
In via Cavallotti, fu la primitiva residenza della illustre famiglia Orlandi, che ebbe giuristi e letterati. Nel 1600 si trasferì in altra residenza e l'edificio passò al conte Paolo Amatori, originario di S. Lorenzo in Campo, che ebbe discendenza sino ai nostri giorni.*
* da Edifici storici ed artistici del Comune di Pergola, Sandro Sebastianelli, 1998
sabato 16 luglio 2016
venerdì 15 luglio 2016
mercoledì 13 luglio 2016
martedì 12 luglio 2016
lunedì 11 luglio 2016
sabato 9 luglio 2016
Le ricette d'la Pergola: i fiori fritti
Se pjano i fiori de zucca, j se leva i gambi e i piroli e se girano 'nte 'n impasto de ovi, farina, sale e pepe. Poi se metten a frigge 'nte 'na padella d'olio bono, se fanno scolà e ce se mette sopra 'n antro po' de sale. Ce staria bene anche 'n pezzetto d'alicetta, 'nte 'n mezzo.
mercoledì 6 luglio 2016
lunedì 4 luglio 2016
Le province del Regno
Le 59 province italiane al tempo dell'Unità, nel 1861.
Nella loro organizzazione sono modellate sulla base di quelle del Regno di Sardegna (che si rifanno al modello francese), delle delegazioni dello Stato Pontificio e delle province borboniche del sud.
Pergola, naturalmente, rientra in quella di Pesaro e Urbino. La nostra provincia, rispetto alla suddivisione precedente, perde Gubbio, che farà parte della grande provincia dell'Umbria, e Senigallia, che passerà a quella di Ancona, dove si troverà insieme a Sassoferrato e Fabriano, in precedenza sotto Macerata.
Il Regno d'Italia non prevede l'istituzione delle regioni, che nasceranno con l'avvento della Repubblica, nel 1947, e diventeranno enti con effettivo potere solo nel 1970.
domenica 3 luglio 2016
sabato 2 luglio 2016
Il palazzo delle aquile asburgiche
Il palazzo Cini-Giannini è un pregevole edificio a quattro piani, posto all'inizio di piazza Garibaldi. Di linee eleganti, con un bel portone, l'interno è finemente decorato.
Un tempo, al centro della facciata vi era un orologio, impreziosito da stucchi.
Fu per quasi un secolo sede delle scuole elementari. Vi ebbe la residenza anche il monaco camaldolese Raffaele Piccinini, celebre geologo e botanico, quando nel 1866 fu soppresso il monastero di Fonte Avellana. La proprietà avellanita risaliva al 1785, quando ne fece ospizio estivo per i novizi.
In precedenza (sin dalla sua costruzione, agli inizi del '700), fu la sede della famiglia dei conti Cini. Uno di questi, monsignor Giacomo, fu nunzio a Vienna ed ebbe stretti rapporti con l'imperatore. Per questa ragione su quattro finestre vennero riprodotte altrettante aquile, simboli degli Asburgo.
venerdì 1 luglio 2016
Dindolò dindolò
Dindolò dindolò
sto monello a chi lo do?
lo daremo a la befana
che lo tié na settimana
lo darem a l'omo nero
che lo tiene n'anno intero
lo darem al bon Gesù
che lo tiene anche de più
lo darem a la su mamma
che lo porta a fa la nanna...
sto monello a chi lo do?
lo daremo a la befana
che lo tié na settimana
lo darem a l'omo nero
che lo tiene n'anno intero
lo darem al bon Gesù
che lo tiene anche de più
lo darem a la su mamma
che lo porta a fa la nanna...
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